27/09/12

90 MOTIVI PER CUI E' BELLO ESSERE UOMO

Le conversazioni telefoniche du
rano in media 30 secondi

2
Le scene di nudo nei film sono praticamente sempre femminili

3
Sai come funziona un'autovettura

4
Una vacanza di 5 giorni necessita una valigia sola

5
Il calcio la domenica

6
Non devi eseguire dei monitoraggi sulla vita sessuale dei tuoi amici

7
Le file per andare in bagno sono 80% più corte

8
Riesci ad aprire i vasetti da solo

9
Vecchi amici non ti rompono le palle se aumenti o diminuisci di peso

10
Lavanderie e parrucchieri non ti spelano vivo

11
Quando cambi canali, non devi fermarti ad ogni scena di qualcuno che piange

12
Il tuo culo non e' mai un fattore chiave in un intervista

13
Tutti i tuoi orgasmi sono veri

14
La pancia gonfia dovuta al bere non ti rende invisibile al sesso opposto

15
Non hai problemi se il W.C. pubblico e' senza la tavoletta per sedersi

16
Non devi trascinarti in giro una borsa piena di roba inutile

17
Puoi andare in bagno senza un gruppo di sostegno

18
Il tuo cognome resta uguale

19
Puoi lasciare un letto d'albergo disfatto

20
Quando viene criticato il tuo lavoro non pensi che i tuoi colleghi ti odiano

21
Puoi finire tutto il tuo cibo

22
Il box auto e' tutto tuo

23
Non ti becchi delle lodi extra per ogni piu' piccolo atto di intelligenza

24
Nessuno si domanda se "ingoi"

25
Puoi farti la doccia ed essere pronto in 10 minuti

26
Il sesso significa non preoccuparsi mai della propria reputazione

27
I piani del matrimonio si curano da soli

28
Se qualcuno si dimentica di invitarti, lui o lei puo' ancora esserti amico

29
Le tue mutande possono costare 10.000 lire per una confezione da tre

30
Nessuno dei tuoi colleghi ha il potere di farti piangere

31
Non devi raderti piu' in giu' del collo

32
Non devi sdraiarti vicino ad un culo peloso ogni notte

33
Se hai 34 anni e sei "single" nessuno ci fa caso

34
Puoi scrivere il tuo nome nella neve

35
Tutto sul tuo viso resta del suo colore originale

36
Il cioccolato e' solo un altro spuntino

37
Puoi diventare presidente della repubblica

38
Puoi goderti un viaggio in macchina in silenzio sul sedile del passeggero

39
I fiori rimediano tutto

40
Non devi mai preoccuparti dei sentimenti degli altri

41
Pensi al sesso 90% delle tue ore trascorse sveglio

42
Puoi indossare una maglietta bianca in un parco acquatico

43
3 paia di scarpe sono piu' che sufficienti

44
Puoi mangiarti una banana in un negozio di ferramenta

45
Puoi dire qualsiasi cosa e non preoccuparti di cosa pensano le persone

46
I preliminari sono optional

47
Micheal Bolton non vive nel tuo universo

48
Nessuno smette di raccontare una bella barzelletta sporca quando entri nella stanza

49
Puoi strapparti la maglietta in una giornata afosa

50
Non devi rimettere in ordine l'appartamento se arriva un tecnico per leggere i contatori

51
Non ti senti mai obbligato a fermare un amico dal farsi una sana scopata

52
I meccanici d'auto ti dicono la verita'

53
Non te ne frega un cappero se nessuno se ne accorge del tuo nuovo taglio di capelli

54
Puoi guardare un programma televisivo con un amico in perfetto silenzio senza pensare "E' incazzato con me"

55
Non interpreti mai male le frasi innocenti che velano il fatto che il tuo amante sta per mollarti

56
Non ti alzi mai di scatto per prendere a sberle le cose

57
La cera calda non arriva mai vicino alla tua zona pubica

58
Hai uno stesso stato d'animo, sempre

59
Puoi ammirare Clint Eastwood senza morire di fame per avere qualche somiglianza

60
Non devi mai tirare dritto davanti ad una stazione di servizio perche' "fa schifo"

61
Conosci almeno venti modi per aprire una bottiglia di birra

62
Puoi sederti con le gambe divaricate non fa niente cosa indossi

63
Stesso lavoro... piu' soldi

64
Capelli bianchi e rughe rendono interessanti

65
Non devi lasciare la stanza per fare degli interventi d'urgenza al cavallo

66
Vestito nuziale Lire 10.000.000; abito da sposo 1.000.000

67
Non te ne frega niente se ti parlano alle spalle

68
Con 400 milioni di spermatozoi per colpo, potresti raddoppiare la popolazione terrestre in 15 volte, almeno in teoria

69
Non devi guardare voglioso il dessert degli altri

70
La gente non sbircia il tuo torace mentre ti parla

71
Puoi andare da un amico senza portare un piccolo dono

72
Feste d'addio al celibato sotterrano quelle della futura sposa

73
Hai una relazione normale e sana con tua madre

74
Puoi comperare preservativi senza che il negoziante ti immagini nudo

75
Non devi fare finta di avere bisogno di darti una "rinfrescata" per andare in bagno

76
Se ti dimentichi di telefonare a un amico, quello non andra' in giro a dire che sei cambiato, che sei diverso

77
Un giorno sarai un vecchio porco

78
Puoi rendere razionale qualsiasi comportamento con un utilissimo "vaffanculo"

79
Se un altro ragazzo arriva ad una festa vestito come te, potresti diventare il suo miglior amico

80
Un bel rutto. E' quasi atteso di tanto in tanto

81
Non devi mai perdere una opportunita' sessuale perche' "non te la senti"

82
Pensi che l'idea di calciare un cagnetto rompiballe sia divertente

83
Se qualcosa di meccanico non ha funzionato, gli puoi dare una martellata e lanciarlo attraverso la stanza

84
Le scarpe nuove non ti tagliano, non ti fanno venire le vesciche o deformano i piedi

85
I film porno sono stati ideati ragionando come tu ragioni

86
Non devi ricordare i compleanni oppure gli anniversari di tutti

87
Se una persona non ti piace non vuol dire che non ci puoi fare una bella scopata

88
Puoi stare tranquillo che i tuoi amici non ti incastreranno mai con un "noti qualcosa di diverso"

89
Baywatch

90
C'e' sempre una partita trasmessa da qualche parte


17/09/12

Co-Housing

Addio assemblee condominiali al fulmicotone. Il sogno di rapporti di buon vicinato e di mutuo soccorso diventa realtà grazie al co-housing. Cos'è e come funziona: ne parliamo con un progettista e con una persona che sta vivendo questa esperienza

C'è la giovane coppia moderna, dalle aperte vedute e dalla sensibilità ecologista, che vuole inaugurare per la propria famiglia uno stile di vita all'avanguardia ma antico al tempo stesso. C'è il single di ritorno, con un'esperienza matrimoniale fallita alle spalle e magari uno o più figli. E ci sono sessantenni ancora pieni di energie, più "senior" che anziani, desiderosi di sapersi ancora utili per gli altri e di rendere più belli gli anni della pensione. Persone diverse per età ed esperienze, tutte accomunate da un unico progetto di vita, che trova realizzazione concreta in una nuova formula abitativa, quella del co-housing. Spazi comuni, dall'orto alla lavanderia, servizi di muta assistenza, dal car sharing alla "portineria intelligente" che si occupa anche delle bollette e della spesa, micronido, hobby room , piscina e giardino: nel co-housing, privacy e relazioni sociali trovano un equilibrio armonico, il cui precipitato è un'invidiabile qualità della vita.


«Io e la mia compagna cercavamo casa - ci racconta Paolo Stagnoli, 39 anni - quando navigando in rete abbiamo scoperto la realtà del cohousing, che ci è subito piaciuta. Dalla prima riunione di gruppo all'acquisto sono passati pochi mesi». Entusiasmo ed equilibrio razionale: Paolo ci parla con passione della sua esperienza senza edulcorare nulla. «Giovane, moderno, divertente: eppure il loft non era esattamente il tipo di casa - continua - che io e la mia compagna consideravamo adatta a essere suddivisa in vista di figli piccoli. Anche il prezzo non era allineato con quelli di mercato e la Bovisa, poi, dove sorge l'Urban Village in cui ora abitiamo, è una zona di Milano in crescita, sì, ma per ora sulla carta: eppure il progetto era così entusiasmante che abbiamo aderito nonostante il margine di rischio che comporta l'acquisto di una quota parte di spazi comuni, un impegno economico che non si può considerare un investimento».

Remore superate di slancio, a tutt'oggi senza ripensamenti di sorta: «Fino a che non ci vivevo dovevo crederci, adesso che ci vivo lo so: la risposta che il cohousing sta dando è all'altezza delle aspettative che avevamo. Questa è proprio la dimensione di vita, sociale e di coabitazione che desideravamo - continua Paolo -. Ècome in un piccolo paese, dov'è normale darsi una mano. Se qualcuno di noi va a fare acquisti all'Ikea , dà una voce agli altri inviando un messaggio al newsgroup: "Domani vado lì, qualcuno ha bisogno di qualcosa?"». Sono una trentina gli appartamenti all'Urban Village della Bovisa, divisi al 50% tra nuclei familiari e single. L'età media viaggia intorno ai 30-40 anni. «Ovviamente ci sono sfumature di partecipazione nel gruppo - sottolinea Paolo -: un 30% di partecipanti entusiasti cerca continuamente sinergie con gli altri e porta avanti progetti comuni, il 50% dei partecipanti passivi gode dei frutti della collaborazione ma offre aiuto solo se espressamente richiesto di farlo, la restante percentuale non sta sfruttando il cohousing e lo vive come un normale condominio. È fondamentale sapere che ci sono fatiche aggiuntive da affrontare, ampiamente ripagate. E che non si può delegare ad altri la responsabilità delle scelte».

In un clima assembleare permanente, molto anni Settanta, le decisioni non si prendono a maggioranza: «Si discute anche per ore, com'è accaduto per decidere se installare o no l'antenna della tv. Ma poi si arriva al dunque senza ricorrere a votazioni anche grazie a chi, nel gruppo, è più abile nel disinnescare i conflitti e le contrapposizioni muro contro muro». Dovendo condividere lavanderia, officina, sala comune e soprattutto momenti di confronto è facile diventare amici dei propri cohousers «ma l'amicizia - precisa Paolo - è indipendente dalla relazione cooperativa e collaborativa». Ci si può ritrovare a guardare tutti insieme una partita, a festeggiare per un'intera giornata un compleanno, a darsi una mano per tinteggiare casa o per dare un'occhiata ai bambini dei vicini mentre mamma e papà escono a cena per ricaricarsi un po', «raro privilegio - commenta Paolo - per coppie con figli piccoli, in una città come Milano». Non c'è un asilo, alla Bovisa, «ma del resto non ci sono ancora abbastanza bambini in età prescolare per metterlo in piedi - aggiunge Paolo -. In compenso i piccoli sono liberi di giocare in uno spazio aperto ma al tempo stesso protetto, sempre sotto gli occhi di un adulto».

Progetti residenziali di questo tipo sono destinati a diffondersi. C'è infatti una forte domanda di socialità, come ci conferma Massimo Giordano, presidente di E'/co-housing, associazione che opera nel bolognese. «Quando la nostra agenzia è partita, l'alta partecipazione al progetto e le aspettative di cui siamo stati investiti ci hanno quasi spaventati». Problematiche concrete e lungaggini burocratiche hanno poi smorzato i primi ingenui entusiasmi e fatto desistere i meno motivati: «Parecchi immaginavano che nel giro di sei mesi avrebbero avuto la loro casa in co-housing - spiega Giordano -. Non è così semplice, purtroppo: i Comuni si dimostrano interessati, ma - trattandosi di progetti innovativi - poi prendono tutto con le molle». «Superati i primi ostacoli, resiste un nocciolo duro: ora rappresentiamo circa 250 famiglie», conclude il presidente di E'/co-housing. Tempo, pazienza e apertura all'altro: il cohousing richiede questo fin dalle prime battute: «Si tratta di un percorso partecipato, una scelta di vita - continua Giordano -: le persone devono conoscersi, mettere insieme le idee e discuterne. In un Paese che registra il più alto tasso europeo di conflitti condominiali è già tanto vedere che la gente torna a guardarsi negli occhi, a parlare di scelte di vita profonde. Diciamo che è una forma di democrazia partecipata che riparte dal basso».

Le soluzioni di design vanno incontro alle esigenze di «35enni-40enni che ricordano con nostalgia il vecchio cortile e di famiglie monogenitoriali - madri e padri single - che dispongono di un reddito discreto, ma proprio per questo non accedono a istituti di assistenza comunali, per cui vivono forti disagi per tempi di vita sacrificati tra il lavoro e la cura dei figli - spiega Giordano -. Ci chiedono inoltre sale attrezzate per il telelavoro: interessa molto uno spazio che non è casa ma non è nemmeno ufficio, per cogliere appieno un'opportunità bellissima senza rischiare di lavorare in un ambiente dispersivo». Una scelta abitativa non ancora alla portata di tutti: «Riceviamo adesioni da liberi professionisti, insegnanti, docenti universitari - conferma Giordano -. Ma nel progetto di riqualificazione di San Lazzaro,a cinque chilometri da Bologna, abbiamo previsto 3-4 appartamenti destinati a nuclei familiari con reddito basso o a persone portatrici di handicap lievi e autosufficienti. E abbiamo allo studio - conclude Massimo Giordano - anche soluzioni di condomini solidali: la comunità in cohousing può infatti farsi carico della gestione di servizi sociali di assistenza (a bambini o anziani, per esempio) che interessano il territorio. Come contropartita, chiediamo ai Comuni agevolazioni fiscali delle quali il sistema in co-housing possa beneficiare».
Lorenza Provenzano (che ringrazio, nel caso le capitasse di vedere che le ho rubato l'articolo)

07/09/12

Papa Giovanni Paolo II

Nessuno meglio di voi artisti, geniali costruttori di bellezza, può intuire qualcosa del pathos con cui Dio, all'alba della creazione, guardò all'opera delle sue mani!
Sono l'addetto alla macchina del tempo