17/12/15

sei il barattolo

Un professore, prima di iniziare la sua lezione di filosofia, pose alcuni oggetti davanti a sé, sulla cattedra.
Senza dire nulla, quando la lezione iniziò, prese un grosso barattolo di maionese vuoto e lo riempì con delle palline da golf.
Domandò quindi ai suoi studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero di sì.
Allora, il professore rovesciò dentro il barattolo una scatola di sassolini, scuotendolo leggermente.
I sassolini occuparono gli spazi fra le palline da golf. Domandò quindi, di nuovo, ai suoi studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero di si.
Il professore, rovesciò dentro il barattolo una scatola di sabbia. Naturalmente, la sabbia occupò tutti gli spazi liberi. Egli domandò ancora una volta agli studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero con un si unanime.
Il professore tirò fuori da sotto la cattedra due bicchieri di vino rosso e li rovesciò interamente dentro il barattolo, riempiendo tutto lo spazio fra i granelli di sabbia.
Gli studenti risero!

“Ora”, disse il professore quando la risata finì, “vorrei che voi consideraste questo barattolo la vostra vita. Le palline da golf sono le cose importanti: la vostra famiglia, i vostri figli, la vostra salute, i vostri amici e le cose che preferite; cose che se rimanessero dopo che tutto il resto fosse perduto riempirebbero comunque la vostra esistenza.
“I sassolini sono le altre cose che contano, come il vostro lavoro, la vostra casa, l’automobile. La sabbia è tutto il resto, le piccole cose.”
“Se metteste nel barattolo per prima la sabbia”, continuò, “non resterebbe spazio per i sassolini e per le palline da golf. Lo stesso accade per la vita. Se usate tutto il vostro tempo e la vostra energia per le piccole cose, non vi potrete mai dedicare alle cose che per voi sono veramente importanti.
“Curatevi delle cose che sono fondamentali per la vostra felicità. Giocate con i vostri figli, tenete sotto controllo la vostra salute. Portate il vostro partner a cena fuori. Giocate altre 18 buche! Fatevi un altro giro sugli sci! C’è sempre tempo per sistemare la casa e per buttare l’immondizia. Dedicatevi prima di tutto alle palline da golf, le cose che contano sul serio. Definite le vostre priorità, tutto il resto è solo sabbia”.
Una studentessa alzò la mano e chiese che cosa rappresentasse il vino. Il professore sorrise. “Sono contento che tu l’abbia chiesto. Serve solo a dimostrare che per quanto possa sembrare piena la tua vita, c’è sempre spazio per un paio di bicchieri di vino con un amico”

17/11/15

Crescere i figli secondo i principi di madre natura

[...] Per la crescita dei bambini Madre Natura ha stabilito alcuni principi immutabili che, se seguiti:
– ti permettono di eliminare qualsiasi dubbio rispetto alla cosa migliore da fare per tuo figlio, per esempio se è ora di togliere il pannolino, di farlo dormire da solo o di lasciarlo uscire con gli amici.
– Ti permettono di fare le cose giuste al momento giusto, e dunque di vivere in armonia, di guadagnare tempo prezioso, di far sentire tuo figlio amato e rispettato, risparmiandoti le numerose situazioni in cui di solito esprime il suo disagio (capricci inclusi).
Quali sono i principi di Madre natura? [...]

Primo principio secondo natura: osservazione

[...] Il nostro problema è che oggi siamo convinti che i bambini siano creature da istruire, informare, plasmare in base a regole e comportamenti astratti che ci sono stati tramandati, e questo è uno dei primi grandi ostacoli per un genitore che voglia instaurare un rapporto armonioso e autentico con il figlio.
Tuo figlio è un vaso pieno. Questo vale anche quando deve imparare o abituarsi a vivere una cosa nuova: dentro di lui si formano già impulsi e intuizioni su come fare o perché fare certe cose e non altre. Quando lo vedi interessato a qualcosa, quando lo vedi assorto in un’attività specifica, per esempio a giocare per ore al meccanico, sta solo mettendo in pratica, sperimentando e verificando qualcosa che è già avvenuto dentro di lui. 
Assecondalo sempre: la possibilità di verificare fuori quello che ha già visto dentro di sé è uno dei pilastri per mantenere alta la sua autostima e la sua fiducia in se stesso. Forse ti sarà più facile capirlo se pensi a questo: tuo figlio non riceve lezioni o istruzioni da te per imparare a mangiare, a parlare, a camminare, a correre, a osservare o ad afferrare qualcosa. Eppure nel tempo lo fa, e lo fa benissimo.
Tu semplicemente gli dai l’esempio e lo assecondi. Perché non dovrebbe valere lo stesso discorso per tutte le cose che deve ancora “imparare”?

Secondo principio secondo natura: assorbimento incondizionato e imitazione

Ci sono altri due meccanismi che la natura ha previsto per il bambino quando si tratta di imparare (dalle cose più basilari, come mangiare, muoversi, afferrare, tagliare, scrivere o leggere, alle cose più complesse come accogliere i sentimenti, esprimere le emozioni, usare un certo tipo di linguaggio, interagire con gli altri ecc.): l’assorbimento incondizionato e l’imitazione.
Il bambino, in particolare nei primi sette anni di vita, assorbe in modo incondizionato tutto ciò che vive e percepisce nell’ambiente familiare circostante (in particolare da mamma e papà). È come una spugna immersa in una bacinella d’acqua. E come la spugna, che non può scegliere se bagnarsi o restare asciutta e nemmeno quanto impregnarsi, così lui assorbe ciò che accade all’esterno senza riuscire a filtrarlo.
Assorbe i comportamenti di mamma e papà, le loro abitudini, le loro emozioni, i loro pensieri, i loro modi di fare. Se questi sono adeguati, armonici, sereni, amorevoli, efficaci, anche i suoi lo saranno. Un meccanismo meraviglioso e perfetto, che permette a ciascun individuo di imparare moltissimo in pochissimo tempo pur disponendo di risorse e competenze limitate (quali possono essere quelle del bambino a confronto di quelle di un adulto).
Ma tuo figlio non si limita a questo. Quante volte l’hai visto correrti dietro affannato dicendo: “Anche io”, “lo voglio anch’io”, “voglio provare anch’io”, “lo faccio anch’io”? Questo desiderio/bisogno impellente di imitare le persone di cui si fida è un altro grandioso strumento che gli permette di imparare moltissime cose divertendosi, senza sforzo e in modo del tutto naturale. Fai in modo che trascorra molto tempo con te (nei limiti del possibile) e, quando è possibile, lascia che faccia quello che fai tu (a modo suo, giocando e divertendosi).

Terzo principio secondo natura: sensibilità e sensitività

Ci sono altre due caratteristiche essenziali che a volte diamo per scontate. I bambini sono ipersensibili alla vita, alle emozioni, ai sentimenti: sviluppano una naturale empatia con piante, animali ed esseri umani, adulti e coetanei. Sono rispettosi, collaborativi, amanti del bello, del buono, del giusto.
Sono sensitivi: colgono i pensieri delle persone che hanno attorno, le loro emozioni e i loro stati d’animo, spesso arrivando anche ad anticipare e a verbalizzare gli eventi prima che accadano. Chi più chi meno, ogni bambino gode di queste caratteristiche innate. Il problema è che gli adulti non lo sanno e pensano che sia una macchina da far funzionare, un piccolo “selvaggio” da indottrinare, che deve imparare a comportarsi per poter stare al mondo (tutti preconcetti e condizionamenti che poco hanno a che fare con la natura e i bisogni del bambino). Con la conseguenza che, spesso, il bambino si adatta al prototipo che gli viene imposto.
[...]
Pur di ricevere amore e gratificazione, finisce per dimenticare se stesso e per adattarsi a ciò che mamma e papà vogliono. È il caso dei bambini che non esprimono i loro sentimenti ma poi si ammalano, che stanno sempre zitti e buoni ma poi balbettano o sviluppano tic, che sorridono e dicono che va tutto bene ma soffrono di allergie o di bronchiti croniche, che cercano in tutti i modi di adattarsi ma vengono definiti iperattivi, che scelgono scuole o mestieri per fare contenti i genitori e poi si alienano con alcol e spinelli.
(tratto dal post pubblicato su www.eticamente.net ad opera Roberta Cavallo e Antonio Panarese)

17/10/15

cose che trovavi in rete anni fa...

LETTERA DI UN CLIENTE
Cortese Assistenza tecnica del programma open source VIT@
Meno di un anno fa ho cambiato l'applicazione FIDANZATA 7.0 per l'applicazione MOGLIE 1.0 che ha generato subito l'applicazione BIMBO 1.0 che occupa tantissimo spazio sul disco. Le istruzioni allegate al programma non dicono niente di questo fatto.
Ma ciò che più mi preoccupa è che l'applicazione MOGLIE 1.0 si autoinstalla su tutte le altre mie applicazioni e in più si lancia automaticamente quando apro qualsiasi altra applicazione bloccandola immediatamente.
Quindi applicazioni come:
- BIRRA_CON_GLI_AMICI 22.00;
- CALCIO_DOMENICA 15.30;
- CAFFE'_AL_BAR 20.30;
- SABATO_SUGLI_SCI -8.00;
e altre non funzionano più.
Qualche volta compare anche un virus che si fa chiamare SUOCERA 1.0 che blocca il sistema, oppure fa si che l'applicazione MOGLIE 1.0 si comporti in modo molto preoccupante.
Ancora più grave è che non riesco più a lanciare l'utility SESSO.EXE nelle
mie versioni preferite SESSOSEMPRE.EXE e SESSOOVUNQUE.EXE che fino a qualche
tempo fa tante soddisfazioni mi davano.
Inoltre anche gli archivi dei files SESSOORALE.dll, le vecchie versioni di
SESSOINMAKKINA.dll nonchè il file di calcolo 69.xls sembrano aver contratto
diversi virus perché (purtroppo) non rispondono più.

Tanto premesso vorrei informazioni circa la possibilità di disinstallare MOGLIE
1.0 e reinstallare FIDANZATA 7.0 o un'altra versione più avanzata, ma mi
sembra troppo complicato e non vorrei rischiare di perdere tutti i dati,
anche perché BIMBO 1.0 mi piace molto.

Aiutatemi sono disperato!!!


RISPOSTA DELLA SOFTWAREHOUSE – VIT@

Gentile Cliente,
Il suo problema è frequente tra gli utenti, peraltro il manuale d'istruzioni avvisava a chiare lettere (sull'ultima pagina) che passare da FIDANZATA 7.0 a MOGLIE 1.0 comporta enormi rischi:

* MOGLIE 1.0 non è più un'applicazione di 'entertainement' come le varie versioni di FIDANZATA 7.0, ma è un Sistema Operativo Completo fatto per controllare tutte le altre applicazioni.
* Purtroppo per lei non è più possibile tornare a FIDANZATA 7.0 perché è stato cancellato definitivamente.
* Lo stesso vale per il virus SUOCERA 1.0 che comporta problemi di compatibilità con tutti i sistemi operativi (è stato verificato!). Quindi disinstallarla significa disinstallare anche MOGLIE 1.0 (che tra l'altro è nativo di SUOCERA 1.0).
Si consiglia di pazientare fintanto che SUOCERA 1.0 si disinstalli da sola (di norma occorre qualche anno).
* Diversi utenti hanno provato ad installare contemporaneamente l'integrativo AMANTE 1.0 ma i rischi sono enormi: se, per caso, in quel preciso istante si autolancia MOGLIE 1.0 il sistema andrà in crash creando i seguenti virus:
ASSEGNI_ALIMENTARI_BIMBO e ROVINA_SICURA nonché RIDOTTO_SUL_LASTRICO.
* Se arrivi a questo punto e installi AMANTE 1.0, o versioni ulteriori, non provare mai fare l'upgrade a MOGLIE 2.0 perché i problemi saranno raddoppiati.
* Pertanto raccomandiamo vivamente CELIBATO 2.0 e tutte le versioni FIDANZ ATE *.*. Se, come nel suo caso, non avete rispettato le istruzioni dovrete essere preparati a lanciare in ogni momento SCUSE.EXE combinato con MAZZO_DI_FIORI.EXE. (si raccomanda di tenere tali applicativi sempre disponibili sul desktop)
Le consigliamo di acquistare sul sito www.debeers.nl il pacchetto  DIAMANTI 1.x in tutte le sue versioni più costose, nonché in alternativa il pacchetto VESTITI_NUOVI (www.pradafendigucciversaceecc.it) ma soltanto le ultime versioni, e infine VACANZE_LUSSUOSE ( www.golden-island.org ) perché aiutano a far funzionare meglio MOGLIE 1.0.
* Ad ogni intervento di MOGLIE 1.0 si raccomanda di lanciare tempestivamente l'emulatore vocale SI_AMORE.EXE o in alternativa HAI_RAGIONE_AMORE.EXE
* Fare attenzione a d un eventuale lancio di SEGRETARIA_BIONDA/MORA/ROSSA_IN_MINIGONNA (e sue alternative*.*) e RISPONDERE_AL_CELLULARE_IN_CASA (anche nella sua versione RICEVERE_SMS) perché quasi sempre sono incompatibili con MOGLIE 1.0 e possono causare errori irreversibili.
* Infine si ribadisce che la versione demo o comunque ridotta di SESSO_OGNI_TANTO X.0 si lancia solo ed unicamente insieme a GIOIELLI X.0, (naturalmente ognivolta con una nuova e più costosa release).

DISTINTI SALUTI
Software house



17/09/15

Curiosità

1) Non ci si possono baciare i gomiti
2) Originalmente, la Coca Cola era verde
3) Una mucca può salire le scale, ma non può scenderle
4) Nel 1987 American Airlines risparmiò 40.000 dollari semplicemente togliendo un'oliva a ciascuna delle insalate che servì in prima classe
5) La percentuale di territorio selvaggio in Africa È pari al 28%, nel Nord America è del 38%
6) Il "Quac, Quac" delle oche non d· eco (non si sa perchè)
7) Ogni re delle carte da gioco, rappresenta un grande della storia: re di picche - David;- re di fiori - Alessandro Magno; re di cuori - Carlo Magno; re di quadri - Giulio Cesare
8) Moltiplicando 111.111.111 x 111.111.111 si ottiene 12.345.678.987.654.321
9) Se in una statua equestre il cavallo ha due zampe alzate, significa che il cavaliere morì in combattimento. Se il cavallo ha una delle zampe anteriori alzata, il cavaliere morì per le ferite riportate in battaglia. Se le quattro zampe dell'animale sono appoggiate, il cavaliere morì per cause naturali
10) Per legge, le strade interstatali degli Stati Uniti hanno almeno un miglio rettilineo ogni 5. Questi rettilinei possono essere utili come piste di atterraggio in casi di emergenza o in guerra.
11) Il nome "Jeep" deriva dall'abbreviazione, in uso nell'esercito americano, dell'espressione "General Purpose", ovvero "GP".
12) Nel Pentagono esiste un numero di toilette doppio rispetto quello effettivamente necessario. Il fatto È che, in origine, in ogni settore era previsto un bagno per i bianchi ed uno per i neri.
13) …impossibile starnutire con gli occhi aperti (so che proverete tutti!!!)
14) In media, un mancino vive 9 anni in meno rispetto a chi usa la mano destra.
15) Lo scarafaggio può vivere nove giorni anche se privato della testa, dopodichè...muore di fame
16) Gli elefanti sono gli unici animali che non possono saltare (la natura è saggia)
17) Normalmente una persona ride 15 volte al giorno
18) Thomas Alva Edison aveva paura del buio (sar· per questo che inventò la lampadina?)
19) Cervantes e Shakespeare, considerati i maggiori esponenti della letteratura spagnola ed inglese rispettivamente, morirono nello stesso giorno, il 23 aprile 1616.
20) L'altezza della piramide di Cheope È pari esattamente a milionesimo della distanza che separa la terra dal sole
21) La parola "cimitero" deriva dal greco "koimetirion" che significa "luogo per dormire"
22) Anticamente, in Inghilterra, la gente poteva avere relazioni sessuali solo se autorizzata dal re (erano eccettuati i membri - molto opportuno il termine - della casa reale). Pertanto chi voleva un figlio, a seguito di regolare richiesta di autorizzazione, riceveva un targa da apporre alla porta di casa, sulla quale era scritto Fornication Under Consent of the King", poi sintetizzato nella sigla "F.U.C.K.". Da cui, la moderna espressione americana.....
23) Durante la guerra di secessione, quando le truppe tornavano agli accampamenti dopo una battaglia, veniva scritto su una lavagna il numero dei soldati caduti; se non c'erano state perdite, si scriveva "0 killed", da cui l'espressione OK nel senso di "tutto bene".
24) Nei conventi, durante la lettura delle Sacre Scritture, quando ci si referiva a San Giuseppe (in spagnolo, Josè) si diceva "Pater Putatibus", abbreviato in P.P.. Ecco perchè il pi˙ comune diminutivo
di Josè è Pepe.
25) Nel Vangelo di San Matteo si legge "… pi˙ facile che un cammello passi dalla cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei Cieli". In realtà San Gerolamo, che tradusse dal greco al latino il testo, interpretò la parola "kamelos" come "cammello", mentre l'esatto significato È "grossa fune utilizzata per l'attracco delle navi". Il senso della frase resta sostanzialmente lo stesso, ma acquista molta pi˙ coerenza. A parte ciò, si spiega perchè gli scaricatori del porto di Genova si chiamano "CAMALLI"

17/08/15

Decisioni

Ho deciso di comprare un cappello da usare quando guido così tutti mi staranno lontani

12/06/15

Discorso ai neolaureati di Stanford (12.06.2005)

Steve Jobs 
Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata. Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie. La prima storia è sull'unire i puntini. Ho lasciato il Reed College dopo il primo semestre, ma poi ho continuato a frequentare in maniera ufficiosa per altri 18 mesi circa prima di lasciare veramente. Allora, perché ho mollato? E' cominciato tutto prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane studentessa di college non sposata, e decise di lasciarmi in adozione. Riteneva con determinazione che avrei dovuto essere adottato da laureati, e fece in modo che tutto fosse organizzato per farmi adottare fin dalla nascita da un avvocato e sua moglie. Però quando arrivai io loro decisero all'ultimo minuto che avrebbero voluto adottare una bambina. Così quelli che poi sono diventati i miei genitori adottivi e che erano in lista d'attesa, ricevettero una chiamata nel bel mezzo della notte che gli diceva: "C'è un bambino, un maschietto, non previsto. Lo volete voi?" Loro risposero: "Certamente". Più tardi mia madre biologica scoprì che mia madre non si era mai laureata al college e che mio padre non aveva neanche finito il liceo. Rifiutò di firmare le ultime carte per l'adozione. Poi accetto di farlo, mesi dopo, solo quando i miei genitori adottivi promisero formalmente che un giorno io sarei andato al college. Diciassette anni dopo andai al college. Ma ingenuamente ne scelsi uno altrettanto costoso di Stanford, e tutti i risparmi dei miei genitori finirono per pagarmi l'ammissione e i corsi. Dopo sei mesi, non riuscivo a vederci nessuna vera opportunità. Non avevo idea di quello che avrei voluto fare della mia vita e non vedevo come il college potesse aiutarmi a capirlo. Eppure ero là, che spendevo tutti quei soldi che i miei genitori avevano messo da parte lavorando per tutta la loro vita. Così decisi di mollare e avere fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Era molto difficile all'epoca, ma guardandomi indietro ritengo che sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Nell'attimo che mollai il college, potei anche smettere di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a capitare nelle classi che trovavo più interessanti. Non è stato tutto rose e fiori, però. Non avevo più una camera nel dormitorio, ed ero costretto a dormire sul pavimento delle camere dei miei amici. Guadagnavo soldi riportando al venditore le bottiglie di Coca cola vuote per avere i cinque centesimi di deposito e poter comprare da mangiare. Una volta la settimana, alla domenica sera, camminavo per sette miglia attraverso la città per avere finalmente un buon pasto al tempio Hare Krishna: l'unico della settimana. Ma tutto quel che ho trovato seguendo la mia curiosità e la mia intuizione è risultato essere senza prezzo, dopo. Vi faccio subito un esempio. Il Reed College all'epoca offriva probabilmente la miglior formazione del Paese relativamente alla calligrafia. Attraverso tutto il campus ogni poster, ogni etichetta, ogni cartello era scritto a mano con calligrafie meravigliose. Dato che avevo mollato i corsi ufficiali, decisi che avrei seguito la classe di calligrafia per imparare a scrivere così. Fu lì che imparai dei caratteri serif e san serif, della differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere, di che cosa rende grande una stampa tipografica del testo. Fu meraviglioso, in un modo che la scienza non è in grado di offrire, perché era artistico, bello, storico e io ne fui assolutamente affascinato. Nessuna di queste cose però aveva alcuna speranza di trovare una applicazione pratica nella mia vita. Ma poi, dieci anni dopo, quando ci trovammo a progettare il primo Macintosh, mi tornò tutto utile. E lo utilizzammo tutto per il Mac. E' stato il primo computer dotato di una meravigliosa capacità tipografica. Se non avessi mai lasciato il college e non avessi poi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente mai avuto la possibilità di gestire caratteri differenti o font spaziati in maniera proporzionale. E dato che Windows ha copiato il Mac, è probabile che non ci sarebbe stato nessun personal computer con quelle capacità. Se non avessi mollato il college, non sarei mai riuscito a frequentare quel corso di calligrafia e i persona computer potrebbero non avere quelle stupende capacità di tipografia che invece hanno. Certamente all'epoca in cui ero al college era impossibile unire i puntini guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all'indietro. Di nuovo, non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all'indietro. Così, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Dovete credere in qualcosa - il vostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e invece ha sempre fatto la differenza nella mia vita.
La mia seconda storia è a proposito dell'amore e della perdita Sono stato fortunato: ho trovato molto presto che cosa amo fare nella mia vita. Woz e io abbiamo fondato Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Abbiamo lavorato duramente e in 10 anni Apple è cresciuta da un'azienda con noi due e un garage in una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. L'anno prima avevamo appena realizzato la nostra migliore creazione - il Macintosh - e io avevo appena compiuto 30 anni, e in quel momento sono stato licenziato. Come si fa a venir licenziati dall'azienda che hai creato? Beh, quando Apple era cresciuta avevamo assunto qualcuno che ritenevo avesse molto talento e capacità per guidare l'azienda insieme a me, e per il primo anno le cose sono andate molto bene. Ma poi le nostre visioni del futuro hanno cominciato a divergere e alla fine abbiamo avuto uno scontro. Quando questo successe, il Board dei direttori si schierò dalla sua parte. Quindi, a 30 anni io ero fuori. E in maniera plateale. Quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era andato e io ero devastato da questa cosa. Non ho saputo davvero cosa fare per alcun imesi. Mi sentivo come se avessi tradito la generazione di imprenditori prima di me - come se avessi lasciato cadere la fiaccola che mi era stata passata. Incontrai David Packard e Bob Noyce e tentai di scusarmi per aver rovinato tutto così malamente. Era stato un fallimento pubblico e io presi anche in considerazione l'ipotesi di scappare via dalla Silicon Valley. Ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me: ancora amavo quello che avevo fatto. L'evolvere degli eventi con Apple non avevano cambiato di un bit questa cosa. Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato. E per questo decisi di ricominciare da capo. Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse succedere. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi liberò dagli impedimenti consentendomi di entrare in uno dei periodi più creatvi della mia vita. Durante i cinque anni successivi fondai un'azienda chiamata NeXT e poi un'altra azienda, chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, Toy Story, e adesso è lo studio di animazione più di successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono ritornato ad Apple e la tecnologia sviluppata da NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. E Laurene e io abbiamo una meravigliosa famiglia. Sono sicuro che niente di tutto questo sarebbe successo se non fossi stato licenziato da Apple. E' stata una medicina molto amara, ma ritengo che fosse necessaria per il paziente. Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l'amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l'unico modo per essere realimente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l'unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l'avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate.
La mia terza storia è a proposto della morte Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: "Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, sicuramente una volta avrai ragione". Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è "no" per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato. Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative di eternità, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione per non seguire il vostro cuore. Più o meno un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Ho fatto la scansione alle sette e mezzo del mattino e questa ha mostrato chiaramente un tumore nel mio pancreas. Non sapevo neanche che cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che si trattava di un cancro che era quasi sicuramente di tipo incurabile e che sarebbe stato meglio se avessi messo ordine nei miei affari (che è il codice dei dottori per dirti di prepararti a morire). Questo significa prepararsi a dire ai tuoi figli in pochi mesi tutto quello che pensavi avresti avuto ancora dieci anni di tempo per dirglielo. Questo significa essere sicuri che tutto sia stato organizzato in modo tale che per la tua famiglia sia il più semplice possibile. Questo significa prepararsi a dire i tuoi "addio". Ho vissuto con il responso di quella diagnosi tutto il giorno. La sera tardi è arrivata la biopsia, cioè il risultato dell'analisi effettuata infilando un endoscopio giù per la mia gola, attraverso lo stomaco sino agli intestini per inserire un ago nel mio pancreas e catturare poche cellule del mio tumore. Ero sotto anestesia ma mia moglie - che era là - mi ha detto che quando i medici hanno visto le cellule sotto il microscopio hanno cominciato a gridare, perché è saltato fuori che si trattava di un cancro al pancreas molto raro e curabile con un intervento chirurgico. Ho fatto l'intervento chirurgico e adesso sto bene. Questa è stata la volta in cui sono andato più vicino alla morte e spero che sia anche la più vicina per qualche decennio. Essendoci passato attraverso posso parlarvi adesso con un po' più di cognizione di causa di quando la morte era per me solo un concetto astratto e dirvi: Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E anche che la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la Morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della Vita. E' l'agente di cambiamento della Vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità. Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario. Quando ero un ragazzo c'era una incredibile rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog, praticamente una delle bibbie della mia generazione. E' stata creata da Stewart Brand non molto lontano da qui, a Menlo Park, e Stewart ci ha messo dentro tutto il suo tocco poetico. E' stato alla fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer e del desktop publishing, quando tutto era fato con macchine da scrivere, forbici e foto polaroid. E' stata una specie di Google in formato cartaceo tascabile, 35 anni prima che ci fosse Google: era idealistica e sconvolgente, traboccante di concetti chiari e fantastiche nozioni. Stewart e il suo gruppo pubblicarono vari numeri di The Whole Earth Catalog e quando arrivarono alla fine del loro percorso, pubblicarono il numero finale. Era più o meno la metà degli anni Settanta e io avevo la vostra età. Nell'ultima pagina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l'autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c'erano le parole: "Stay Hungry. Stay Foolish.", siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi. Stay Hungry. Stay Foolish. Grazie a tutti.

---
Steve Jobs

07/04/15

Albert Einstein alla figlia

Quando proposi la teoria della relatività, pochissimi mi capirono, e anche quello che rivelerò a te ora, perché tu lo trasmetta all’umanità, si scontrerà con l’incomprensione e i pregiudizi del mondo. Comunque ti chiedo che tu lo custodisca per tutto il tempo necessario, anni, decenni, fino a quando la società sarà progredita abbastanza per accettare quel che ti spiego qui di seguito.

Vi è una forza estremamente potente per la quale la Scienza finora non ha trovato una spiegazione formale.

È una forza che comprende e gestisce tutte le altre, ed è anche dietro qualsiasi fenomeno che opera nell’universo e che non è stato ancora individuato da noi.

Questa forza universale è l’Amore.

Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell’universo, dimenticarono la più invisibile e potente delle forze.

L’amore è Luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve.

L’amore è Gravità, perché fa in modo che alcune persone si sentano attratte da altre.

L’amore è Potenza, perché moltiplica il meglio che è in noi, e permette che l’umanità non si estingua nel suo cieco egoismo.

L’amore svela e rivela. Per amore si vive e si muore.

Questa forza spiega il tutto e dà un senso maiuscolo alla vita.

Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse perché l’amore ci fa paura, visto che è l’unica energia dell’universo che l’uomo non ha imparato a manovrare a suo piacimento.

Per dare visibilità all’amore, ho fatto una semplice sostituzione nella mia più celebre equazione.

Se invece di E = mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo può essere ottenuta attraverso l’amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato, giungeremo alla conclusione che l’amore è la forza più potente che esista, perché non ha limiti.

Dopo il fallimento dell’umanità nell’uso e il controllo delle altre forze dell’universo, che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento di nutrirci di un altro tipo di energia.

Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, se vogliamo trovare un significato alla vita, se vogliamo salvare il mondo e ogni essere senziente che lo abita, l’amore è l’unica e l’ultima risposta.

Forse non siamo ancora pronti per fabbricare una bomba d’amore, un artefatto abbastanza potente da distruggere tutto l’odio, l’egoismo e l’avidità che affliggono il pianeta.

Tuttavia, ogni individuo porta in sé un piccolo ma potente generatore d’amore la cui energia aspetta solo di essere rilasciata.

Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, Lieserl cara, vedremo come l’amore vince tutto, trascende tutto e può tutto, perché l’amore è la quintessenza della vita.

Sono profondamente dispiaciuto di non averti potuto esprimere ciò che contiene il mio cuore, che per tutta la mia vita ha battuto silenziosamente per te.

Forse è troppo tardi per chiedere scusa, ma siccome il tempo è relativo, ho bisogno di dirti che ti amo e che grazie a te sono arrivato all’ultima risposta.

Tuo padre Albert Einstein

27/03/15

parabola moderna

Un poliziotto, durante la sua ronda notturna, vide un uomo ubriaco che cercava qualcosa sotto un lampione.
«Che cosa sta cercando?».
«Le chiavi di casa».
«Le ha smarrite qui?».
«No, laggiù».
«E perché le cerca qui sotto il lampione?».
«Perché laggiù è troppo buio, mentre qui c’è una buona luce».

07/03/15

Alice

«Ma io non voglio andare fra i matti», osservò Alice.
«Be', non hai altra scelta», disse il Gatto «Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.»
«Come lo sai che sono matta?» disse Alice.
«Per forza,» disse il Gatto: «altrimenti non saresti venuta qui.»

07/02/15

Keith Moon

"It's wrong to take lessons from the start because it cramps your style." - Keith Moon

27/01/15

I MIEI RINGRAZIAMENTI

io e la mia testardagine
voglio piangere
sarà mai capace di morire?
loro e la loro insolenza
voglio lasciarmi casere
sarà mai capace di smettere?

così non facile
mi gira la testa
smetterla di far rumore

e non so spiegare quello che sento
e non so dire quello che significa
e non so spiegare ciò che sento
non so, non so dire...

perchè mi abbandoni?...
grazie.

io e il mio nervosismo
voglio scappare
sarò mai capace di partire?
loro e la loro superficialità
voglio gridare
sarò mai capace di sentirmi bene?

così non facile
mi gira la testa
smetterla di far rumore
Sono l'addetto alla macchina del tempo