17/11/17

Ciclo del consumismo

San Valentino ~> Festa della donna ~> Pasqua ~> Primo maggio ~> Ferragosto ~> Halloween ~> Natale ~> Capodanno ~> Befana ~> ...

07/10/17

la Caperucita Roja

Había una vez una niña muy bonita. Su madre le había hecho una capa roja y la muchachita la llevaba tan a menudo que todo el mundo la llamaba Caperucita Roja.

    Un día, su madre le pidió que llevase unos pasteles a su abuela que vivía al otro lado del bosque, recomendándole que no se entretuviese por el camino, pues cruzar el bosque era muy peligroso, ya que siempre andaba acechando por allí el lobo.

    Caperucita Roja recogió la cesta con los pasteles y se puso en camino. La niña tenía que atravesar el bosque para llegar a casa de la Abuelita, pero no le daba miedo porque allí siempre se encontraba con muchos amigos: los pájaros, las ardillas...

    De repente vio al lobo, que era enorme, delante de ella.

- ¿A dónde vas, niña?- le preguntó el lobo con su voz ronca.
- A casa de mi Abuelita- le dijo Caperucita.
- No está lejos- pensó el lobo para sí, dándose media vuelta.

    Caperucita puso su cesta en la hierba y se entretuvo cogiendo flores: - El lobo se ha ido -pensó-, no tengo nada que temer. La abuela se pondrá muy contenta cuando le lleve un hermoso ramo de flores además de los pasteles.

    Mientras tanto, el lobo se fue a casa de la Abuelita, llamó suavemente a la puerta y la anciana le abrió pensando que era Caperucita. Un cazador que pasaba por allí había observado la llegada del lobo.

    El lobo devoró a la Abuelita y se puso el gorro rosa de la desdichada, se metió en la cama y cerró los ojos. No tuvo que esperar mucho, pues Caperucita Roja llegó enseguida, toda contenta.
    La niña se acercó a la cama y vio que su abuela estaba muy cambiada.
- Abuelita, abuelita, ¡qué ojos más grandes tienes!
- Son para verte mejor- dijo el lobo tratando de imitar la voz de la abuela.
- Abuelita, abuelita, ¡qué orejas más grandes tienes!
- Son para oírte mejor- siguió diciendo el lobo.
- Abuelita, abuelita, ¡qué dientes más grandes tienes!
- Son para...¡comerte mejoooor!- y diciendo esto, el lobo malvado se abalanzó sobre la niñita y la devoró, lo mismo que había hecho con la abuelita.
    Mientras tanto, el cazador se había quedado preocupado y creyendo adivinar las malas intenciones del lobo, decidió echar un vistazo a ver si todo iba bien en la casa de la Abuelita. Pidió ayuda a un segador y los dos juntos llegaron al lugar. Vieron la puerta de la casa abierta y al lobo tumbado en la cama, dormido de tan harto que estaba.
    El cazador sacó su cuchillo y rajó el vientre del lobo. La Abuelita y Caperucita estaban allí, ¡vivas!.
    Para castigar al lobo malo, el cazador le llenó el vientre de piedras y luego lo volvió a cerrar. Cuando el lobo despertó de su pesado sueño, sintió muchísima sed y se dirigió a un estanque próximo para beber. Como las piedras pesaban mucho, cayó en el estanque de cabeza y se ahogó.     

    En cuanto a Caperucita y su abuela, no sufrieron más que un gran susto, pero Caperucita Roja había aprendido la lección. Prometió a su Abuelita no hablar con ningún desconocido que se encontrara en el camino. De ahora en adelante, seguiría las juiciosas recomendaciones de su Abuelita y de su Mamá.

17/08/17

L’ode della gelosia – Saffo

L’ode della gelosia – Saffo

A me pare uguale agli dei
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.

Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue alle orecchie.

E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.

    [Traduzione di Salvatore Quasimodo]

17/06/17

quelli che benpensano

Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere - e non far partecipare nessun altro - nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro : niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici, guardali : stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno: spendono, spandono e sono quel che hanno...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
.. e come le supposte abitano in blisters full-optional, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri : quel che hanno ostentano, tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono : parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo.. Sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero - boom! - Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom..
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Ognun per se, Dio per se, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica - mani ipocrite - mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano - si scandalizzano - Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella che da loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera..


17/05/17

Ada (nome)

Questo nome ha due diverse origini. La prima è ebraica, da Adāh, che significa "ornamento" o "la bella", probabilmente come forma abbreviata diEl adah, "adornata dal Signore" o "il signore ha adornato". Può però essere ricondotto anche al verbo eadak, "rallegrarsi", quindi "allegra", quindi col significato di "lieta". Tale nome è portato da due personaggi biblici, una delle mogli di Lamech e la moglie di Esaù, fratello di Giacobbe.
La seconda origine è come ipocoristico di nomi di origine generalmente germanica quali AdalgisaAdalbertaAdeleAdelaide e Adelinda, il cui primo elemento, athal, significa "nobile".
Il nome è usato, oltre che in italiano, anche in diverse altre lingue quali inglesetedescopolacco e ungherese. Il nome ha la particolarità di essere palindromo, come pochi altri quali Anna e Oddo. La forma diminutiva Adina è anche un nome di origine ebraica indipendente da Ada.
L'onomastico ricorre il 4 dicembre in ricordo di santa Ada, nipote di sant'Engelberto, suora a Soissons e poi badessa a Le Mans nel VII secolo[2][7].

17/03/17

Piccolo frasario filosofico - parte 2

101. Quando si lavora per se stessi la fatica è sempre più leggera.
102. E' sempre meglio un accordo cattivo che una causa vinta.
103. Se le campane le ha rotte il nipote del parrocchiano sicuramente sarà stata una disgrazia.
104. L'amore fa passare il tempo, il tempo fa passare l'amore.
105. Il presuntuoso si accorge di esserlo quando fallisce.
106. Per l'unione della anime non esistono letti matrimoniali.
107. Se non hai sofferto per una sconfitta, significa che ne meriti un'altra.
108. Usare le leggi e gli usi correnti per raggiungere gli obiettivi che l'anima ha fatto propri, questa è l'unica morale possibile: la legge
       è un mezzo, non mai un fine.
109. Con l'intelligenza si vincono le battaglie, con la fede si vincono le guerre.
110. Del paradiso preferisco il clima , dell'inferno la compagnia !
111. Felicità non è avere tutto ciò che si desidera, ma desiderare tutto ciò che si ha.
112. Gli ideali sono come la stella polare, è irraggiungibile, ma indica la retta via.
113. Il pazzo apre le vie che poi l'uomo savio percorre.
114. La vita è quello che succede mentre tu stai facendo altri progetti .
115. Solo gli idioti sono sempre sicuri di quello che dicono.
116. La ruota che cigola più forte è quella che si prende l'unta.
117. Quando la merda avrà valore, i poveri nasceranno senza culo.
118. La vita è troppo breve, per bere del vino cattivo.
119. Ahimè, un altro pollo di meno. (Detto di un avaro ogni volta che mangiava un uovo)
120. La vecchiaia è triste non perché cessano le gioie ma perché finiscono le speranze.
121. Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo. (Voltaire)
122. Si paga caro l'acquisto della potenza; la potenza instupidisce. (Nietzsche)
123. La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini. (L. Sciascia)
124. Non vorrei, con questo mio scritto, risparmiare ad altri la fatica di pensare. Ma, se fosse possibile, stimolare qualcuno a pensare da sé. (L. Wittgenstein)
125. L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo. (Dostojewski)
126. Bisogna spegnere la prepotenza più che un incendio. (Eraclito)
127. Mi ricordo uno strano tipo che odiava tutti gli uomini; quelli potenti perché sfruttavano e umiliavano i deboli e quelli deboli perché si lasciavano sfruttare ed umiliare.
(C.W. Brown)
128.
La paura è l'origine di tutti i nostri mali, dunque non abbiate paura. (C.W. Brown)
129.
Se un uomo ha una grande idea di sé stesso, si può essere certi che è l'unica grande idea che ha avuto in vita sua. (proverbio inglese)
130. A lungo andare, solo il capace ha fortuna. (Menandro)
131. Nessuno può mostrare troppo a lungo una faccia a sé stesso e un'altra alla gente senza finire col non sapere più
       quale sia quella vera. (Nathaniel Hawthorne)
132. Il malcontento è il primo passo verso il progresso. (Wilde)
133. Il raggiungimento di un ideale è spesso l'inizio della disillusione. (Stanley Baldwin)
134. Pensa da uomo d'azione e agisci da uomo di pensiero.
(Henri Louis Bergson)
135.
L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge. (Gustave Flaubert)
136. Solo i deboli hanno paura di essere influenzati. (Goethe)
137. Se non puoi avere quello che vuoi, cerca di volere quello che puoi avere.(Ibn Gabirol)
138. La libertà non è una cosa che si possa dare; la libertà, uno se la prende e ciascuno è libero quanto vuole esserlo.
(James Mark Baldwin)
139.
L'innocenza cominciò cor prim'omo, e lì rimase. (G. Belli)
140. Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza. (B. Franklin)
141. Ci vuole un gran coraggio a scappare! (Angelo Beolco)
142. Nelle fasi di cambiamento chi non cambia deve essere cambiato. (Angelo Barozzi)
143. Compi ogni azione come fosse l'ultima della tua vita. (Marco Aurelio)
144. La porta meglio chiusa, è quella che si può lasciare aperta. (proverbio cinese)
145. Mi piace la televisione, soprattutto perché la si spegne facilmente. (Robert Mitchum)
146. Ogni uomo nasce gemello, colui che è e colui che crede di essere. (Martin Kessel)
147. Chi segue gli altri, non arriva mai primo. (proverbio veneto)
148. La felicità è costellata di sventure evitate. (A.Karr)
149. La calunnia disdegna i mediocri, si afferra ai grandi. (Francesco Crispi)
150. Una cosa buona non ci piace, se non ne siamo all'altezza. (Nietzsche)
151. Non esistono fenomeni "morali", ma solo interpretazioni "morali" dei fenomeni. (Nietzsche)
152. Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento di rivelarli agli alberi. (K.Gibran)
153. L'uomo rimane importante non perché lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere. (Goethe)
154. Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.( Sheakespare)
155. L'eco è spesso più bella che la voce da essa ripetuta. (Wilde)
156. I giovani cercano l'impossibile e , generazione dopo generazione, lo conseguono. (proverbio americano)
157. Se a mezzogiorno il re ti dice che è notte fonda, tu contempla le stelle. (proverbio persiano)
158. Preparare la guerra è l'unico modo per mantenere la pace. (George Washington)
159. La felicità è uno strano personaggio: la si riconosce soltanto dalla sua fotografia al negativo ! (Gilbert Cesbron)
160. L'età in cui si divide tutto, è quella in cui non si possiede nulla. (A.Karr)
161. Riponi la tua fiducia in Dio, e tieni asciutta la polvere da sparo. (Oliver Cromwell)
162. Quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco. (John Belushi)
163. Non si può dire che un'atmosfera di alta moralità sia molto propizia alla salute, o alla felicità. (O.Wilde)
164. Le cose peggiori sono sempre state fatte con le migliori intenzioni. (Wilde)
165. L'unica cosa immutabile della natura umana , è la sua mutevolezza. (Wilde)
166. Pensare come i meno, parlare come i più. (B.Gracian)
167. Un'idea che non sia pericolosa, è indegna di chiamarsi idea. (Wilde)
168. Omnia munda mundis (All'anima pura, tutte le cose paiono pure-Vangelo)
169. Mi odino pure, purché mi temano. (Cicerone)
170. Se litighi con un ubriaco, ricordati che offendi un assente. (proverbio cinese)
171. Felicità sta nel conoscere i propri limiti ed amarli. (Romain Rolland)
172. La felicità rende l'uomo pigro. (Tacito)
173. Il progresso si deve alla forza delle personalità, non dei principi. (Wilde)
174. Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può : bambini sono gli uomini. (H.Hesse)
175. L'obbedienza é un vizio al quale cedere fa sempre molto comodo. (Don Lorenzo Milani)
176. Dove non c'è tigre, anche la lepre spadroneggia. (proverbio asiatico)
177. L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai. (G.Leopardi)
178. Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare. (F.Nietzsche)
179. Non andare sempre fino in fondo...c'è tanto in mezzo! (Elios Conetti)
180. Il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere. (K.Gibran)
181. Il mondo é un tiranno, ma solo gli schiavi gli ubbidiscono. (Thomas Selle)
182. Solo i moderni possono diventare sorpassati. (Wilde)
183. L'occasione non fa solo i ladri, ma anche i grandi uomini. (Edwin Lichtenberg)
184. Gli uomini veramente grandi non possono dubitare di un'esistenza futura, perché sentono in sé medesimi
       la propria immortalità. (Ugo Tarchietti)
185. Sono solo i superficiali, a non giudicare dalle apparenze. (Wilde)
186. Il Vero giusto é colui che si sente sempre a metà colpevole dei misfatti di tutti. (K.Gibran)
187. Soltanto i grandi uomini possono avere grandi difetti.
(F.de la Rochefoucauld)
188.
Genio è chi crea concordanza tra il mondo in cui vive ed il mondo che vive in lui. (Hugo Von Hofmansthal)
189.
L'importante non è avere tante idee, ma viverne una. (Ugo Bernasconi)
190. Si può fare a meno di tutto, purché non si debba. (Roberto Gervaso)
191. L'invecchiare è la tendenza a non correre rischi.
192. Non scegliere mai il tuo thé in fretta perché poi te lo devi bere.
193. Quando prendi calci in culo, vuol dire che stai davanti a tutti.
194. L'immagine che hai oggi di te stesso, gli altri l'avranno di te domani. (T.Baldan)
195. Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve. (A.Karr)
196. Quando verrà l'ora di morire non voglio perderne neanche un attimo: si muore una volta sola. (Antonio Amurri)
197. La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli. (Aristotele)
198. Colui che sorride quando le cose vanno male, ha già trovato qualcuno cui dare la colpa. (Arthur Bloch)
199. Errare è umano; dar la colpa ad un altro lo è ancora di più. (Arthur Bloch)
200. La convivenza di due solitudini fa sognare una solitudine. (Carlo Gragnani)

Sono l'addetto alla macchina del tempo