Se aggiungi poco al poco, ma fai questo sovente, il poco diventerà molto.
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(Esiodo)
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30/01/12
...il mio lavoro in una frase...
27/01/12
Tanto gentil e tanto onesta pare
Tanto gentil e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umilta' vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi si' piacente a chi la mira,
che da' per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender non la puo' chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.
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Dante Alighieri
23/01/12
PROVERBI VENETI - VOL. 4
No se trova pì operài
gnanca a morir. Dove
xe-li andài a finir?
gnanca a morir. Dove
xe-li andài a finir?
Se te frequenti sempre
la stessa zénte, de tanti
afàri no te savarà mai
gnénte.
la stessa zénte, de tanti
afàri no te savarà mai
gnénte.
Co' go da 'ndàr in giro
par i uffici, prima fasso
el pieno de calmanti.
par i uffici, prima fasso
el pieno de calmanti.
Na volta, se te te fasèvi
védar sempre a la messa
cantada, la to elessiòn la
jera squasi assicurada
Li xe deventai siòri
perchè intanto che
chéaltri se la spassava,
lòri inveçe li lavorava.
perchè intanto che
chéaltri se la spassava,
lòri inveçe li lavorava.
Tante volte vien dispressà
proprio quélo che vede
pì in là
proprio quélo che vede
pì in là
El te darà indrìo la to roba
la setimana dei tre ziòba
la setimana dei tre ziòba
Chi paga prima vien servìo
dopo
dopo
insegna che bisogna far
sempre scena
21/01/12
Zuppa di fagioli neri alla messicana
Cottura: 60 min
· Preparazione: 15 min
· Dosi per 4 persone
· Costo: Basso
Nota Aggiuntiva: + 12 ore di ammollo
La zuppa di fagioli neri è un piatto tipico messicano, molto saporito e sostanzioso per la presenza non solo dei legumi, ma anche della pancetta affumicata che lo rende davvero appetitoso.
Questa zuppa di fagioli viene generalmente accompagnata con tortillas con farina bianca, che fungono da pane e si possono quindi gustare insieme alla zuppa di fagioli.
La zuppa di fagioli neri è un piatto tipico messicano, molto saporito e sostanzioso per la presenza non solo dei legumi, ma anche della pancetta affumicata che lo rende davvero appetitoso.
Questa zuppa di fagioli viene generalmente accompagnata con tortillas con farina bianca, che fungono da pane e si possono quindi gustare insieme alla zuppa di fagioli.
Ingredienti |
■ Preparazione
Sciacquate i fagioli e scolateli. Mettete in un tegame l’olio, il peperoncino (intero o a pezzetti), la cipolla e l’aglio tritati, il pezzo intero di pancetta affumicata e l’alloro; fate soffriggere il tutto a fuoco dolce e poi aggiungete il pomodoro tagliato a cubetti, la cannella e in ultimo i fagioli neri.
Aggiungete il brodo di pollo e fate cuocere per circa 45 minuti a fuoco basso, coprendo il tegame con un coperchio e lasciando un piccolo sfiato. A cottura avvenuta dei fagioli, aggiustate di sale e di pepe e servite la zuppa di fagioli neri alla messicana accompagnandola con tortillas di farina bianca.
■ Consiglio
Potete servire la zuppa di fagili guarnendola con foglie di coriandolo fresco tritate.
18/01/12
Beni primari
Mi hanno chiesto: lei è in favore della liberalizzazione delle droghe? Ho risposto: Prima cominciamo con la liberalizzazione del pane. E’ soggetto a proibizionismo feroce in metà del mondo!
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José Saramago
17/01/12
07/01/12
Voglio sapere per cosa sospiri
"Non mi interessa cosa fai per vivere,
voglio sapere per cosa sospiri,
e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.
Non mi interessa quanti anni hai,
voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l’amore,
per i sogni, per l’avventura di essere vivo.
Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna,
voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita,
o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.
Voglio sapere se puoi sederti con il dolore,
il mio o il tuo;
se puoi ballare pazzamente
e lasciare l’estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirci di cautela,
di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.
Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera. Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso,
se puoi subire l’accusa di un tradimento e, non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele e quindi di fiducia.
Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni
se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio,
e continuare a gridare all’argento di una luna piena.
Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai,
mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due,
e fare quel che si deve fare per i bambini.
Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui,
voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me, e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove,
voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l’ha fatto.
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso,
e se veramente ti piace la compagnia che hai nei momenti vuoti."
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[Scritto da un’indiana della tribù degli Oriah nel 1890]
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