19/02/12

...perché?

Perché non diamo sempre il meglio di noi stessi? 

Per quale motivo, pur sapendo bene quello che possiamo fare, non lo facciamo? 

Perché preferiamo lamentarci della nostra situazione senza far nulla per cambiarla, anziché agire e tentare almeno di porre rimedio a ciò che non ci piace o addirittura ci risulta insopportabile? 

Perché talvolta scopriamo di rassegnarci con troppa facilità agli eventi, anziché darci da fare per guidarli? 

Normalmente, nel tentativo di dare una risposta a queste domande, attribuiamo la responsabilità ai troppi impegni dai quali siamo presi, alla mancanza di tempo che ci impedisce di cambiare le abitudini inutili o dannose, oppure alla mentalità e all’ambiente che ci circondano, contro i quali ci sentiamo impotenti. 

Il fatto è che noi ci dimentichiamo che possiamo scegliere!!! 

Possiamo scegliere se essere persone rassegnate o entusiaste, se subire o combattere, lamentarci o agire. 

Ognuno di noi può scegliere da che parte stare: se dalla parte delle persone che si lasciano mettere in moto dagli altri e passano la loro esistenza a lamentarsi delle altrui malvagità, riuscendo a vedere intorno a se solo gente ostile, oppure dalla parte di coloro che hanno scelto di combattere attivamente, di non rassegnarsi, di non perdere tempo nel lamento e di essere tra coloro che si impegnano e impegnano gli altri in imprese che alla maggioranza sembrano, per paura o per pigrizia, impossibili!!! 

Abbiamo la scelta! Non è obbligatorio stare da una parte o dall’altra. Ma non ci dobbiamo stupire se poi constatiamo il puntuale manifestarsi di questa regola, splendida per alcuni e tragica per altri, e cioè che il successo è solo di chi lo vuole e dunque non può essere indifferentemente per tutti!
Sono l'addetto alla macchina del tempo