11/09/13

Da oggi non sono più indignato con la Francia

Breve considerazione dall'alto della mia ignoranza.

   Se siete italiani sicuramente siete molto orgogliosi di vivere nello stato con la più alta concentrazione di artisti al mondo. Il genio italico è stato celebrato innumerevoli volte e in innumerevoli modi, è bello poter vantare città d'arte stupende, così tante e con così tante opere che non si possono elencare, in quanto ogni luogo italiano è ricco d'arte. Ogni più piccolo paese sperduto in un angolo remoto dello stivale può vantare una qualche opera d'arte. E di questo noi italiani ci possiamo pavoneggiare.
   Se poi vi è mai capitato di visitare una qualsiasi delle capitali europee, avrete sicuramente scoperto che ogni grande museo nazionale ha al suo interno delle opere italiane. Per quelli di voi che sono stati a Parigi e hanno visitato il Louvre questa forte presenza di opere italiane balza agli occhi. Ci sono quasi più opere italiane che francesi.
   Io personalmente sono stato a Parigi nel 2007 e devo dire di essermi fortemente indignato, non so se più contro i francesi che ci hanno "derubato" o verso noi italiani che glielo abbiamo lasciato fare. Ma mi sono indignato. Ogni qualvolta capitava di tirare fuori l'argomento mi ritrovavo ancora indignato. Questo fino ad oggi. 
   L'articolo che ho letto mi ha fatto un po' ricredere. Attenzione, in realtà sono ancora indignato (il titolo è un'iperbole) ma ora provo anche un misto di riconoscenza verso i francesi che hanno "salvato" le nostre opere da noi stessi.
   Ho sempre ritenuto la Francia ed i francesi infatti d'avere la grande qualità di riuscire a dare un grande valore a diversi prodotti, anche quando di valore c'è ben poco: la cucina francese fa schifo, i loro vini sono mediocri, il formaggio francese manca di carattere, la moda è sopravvalutata ecc ecc... Ma almeno questo loro essere stranamente nazionalisti e difensori del loro nazionalismo (per un popolo che a guardarlo dovrebbe essere più disunito di noi italiani) li ha portati a difendere anche le loro opere "acquisite".
Detto questo non dico che svenderei tutte le opere italiane ai nostri "cugini" galletti, ma lasciatemi nel dubbio che in mano loro le nostre grandi opere potrebbero avere una vita più lunga e maggior risalto, con buona pace della nostra adorata Lisa...
M.A.
Sono l'addetto alla macchina del tempo